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Ludopatia: consigli per uscirne da soli e quando chiedere aiuto

La dipendenza dal gioco d’azzardo si instaura spesso in modo graduale, per questo motivo i sintomi vengono spesso sottovalutati e non ritenuti come forma di dipendenza.
In genere chi inizia a percepire i sintomi della dipendenza è portato a cercare di smettere da solo, senza richiedere un aiuto a un professionista del settore. Un simile atteggiamento deriva spesso da vergogna e imbarazzo a trattare l’argomento in famiglia o con gli amici.

Oltre a tutto ciò, una questione altrettanto rilevante è data dalla sottostima della gravità della dipendenza, che porta a ritenere eccessivo e poco opportuno cercare un aiuto specializzato. In questo caso la prima cosa che si cerca di fare è di attuare in autonomia comportamenti e strategie che aiutino a tenersi lontani dal gioco.
Questo approccio di auto-aiuto non sempre è sufficiente a uscire dalla ludopatia ma riveste un primo importante passo nel riconoscere la presenza di un problema da affrontare e prepara la persona alla richiesta di aiuto esterno.

Qui in questo articolo tratteremo una serie di consigli per ridurre il gioco e come rivolgersi per aiuto professionale per chi affronta di ludopatia.

dadi che rotolano durante una scommessa d'azzardo

Consigli per smettere di giocare d’azzardo

Smettere di giocare è sempre possibile, purché si sia consapevoli della difficoltà del percorso, anche quando affrontato da soli. Spesso infatti la perdita di motivazione e difficoltà possono portare ad abbandonare i tentativi di smettere di giocare.
Ecco alcuni consigli per smettere di giocare d’azzardo e tenersi lontani dal gioco:

Posticipare il momento del gioco

Posticipare il momento del gioco rispetto a quando si manifesta il desiderio è un primo modo per gestire e prendere maggiore controllo dell’impulso.
In questa fase iniziale è molto importante agire a piccoli passi, ponendosi obiettivi raggiungibili e gestibili, come ad esempio decidere di ritardare di alcune ore il momento del gioco, scegliendo consapevolmente l’orario senza cedere subito al manifestarsi del desiderio di gioco.
Con la pratica sarà possibile controllare sempre meglio l’impulso del gioco, riuscendo a posticiparlo per un tempo sempre maggiore.

Allontanarsi dalle situazioni di gioco

Essere all’interno di situazioni dove il gioco è facilmente accessibile e incentivato rende molto più difficile ogni tentativo di smettere di giocare. Spesso infatti la persona continua a frequentare persone e situazioni dove il gioco è fortemente radicato e facilmente accessibile.
In questo caso è importante allontanarsi da situazioni e contesti, anche sociali, che siano fortemente connessi al gioco. Per costruirsi una vita fuori dal gioco è fondamentale coltivare gli affetti e le amicizie estranee a questo mondo, dove il gioco sia meno accessibile e facilitato.

Trovare nuove passioni e obiettivi

Quando la persona affronta la ludopatia il pensiero e l’attività del gioco vanno spesso a occupare gran parte del suo tempo. Per questo motivo una volta che si cerca di interrompere e allontanarsi dal gioco è fondamentale sostituire i momenti dedicati al gioco con nuove attività, passatempi, hobbies e passioni. La noia e la mancanza di alternative può infatti rendere molto facile ricadere nel comportamento di gioco.
Il consiglio è quello di trovare attività che portino motivazioni e obiettivi nuovi e estranei al mondo del gioco, come ad esempio riscoprire sport e passioni praticati prima che la dipendenza prendesse il sopravvento.

Come chiedere aiuto e a chi rivolgersi

Cercare di smettere di giocare da soli in molti casi può non essere sufficiente e è necessario capire a chi rivolgersi per chiedere aiuto. Il primo passo è riconoscere il problema e accettare l’aiuto di famiglia e amici esterni al mondo del gioco, in modo da trovare sostegno e supporto.
Inizialmente rivolgersi a centri di recupero e cura dalle dipendenze può spaventare portando a escludere ogni via di aiuto esterno alla famiglia. Se richiedere aiuto professionale può inizialmente spaventare, un valido modo per affrontare le prime fasi di riabilitazione è quello di rivolgersi al numero verde 800 55 88 22, numero nazionale nato per dare aiuto alle persone che affrontano la ludopatia e alle loro famiglie. Il numero permette non solo di trovare supporto e consiglio per gestire la dipendenza, ma anche di trovare il percorso di cura che meglio venga incontro alle proprie esigenze, il tutto in maniera anonima e gratuita.

La chiave per smettere definitivamente di giocare è infatti quella di rivolgersi a un aiuto professionale e affrontare un percorso di riabilitazione. Il gioco è infatti solo una parte della dipendenza; pensieri, emozioni e schemi mentali consolidati nel tempo sono spesso la causa scatenante del comportamento ed è necessario un aiuto psicologico e medico specifico.
Il Centro Torinese di Solidarietà è una comunità terapeutica specializzata per il trattamento del gioco d’azzardo patologico. La persona viene sostenuta e motivata dal gruppo della comunità e da medici e terapeuti specializzati attraverso un percorso non residenziale, per uscire dal gioco d’azzardo, trovare le strategie giuste per combattere ricadute e riprendere in mano la propria vita.

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