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La psicoterapia per la cura della ludopatia

Nella cura della dipendenza da gioco d’azzardo patologico la terapia psicologica riveste un ruolo di fondamentale importanza.
Nella cura delle dipendenze, e nello specifico della ludopatia, esistono diversi approcci alla terapia psicologica che possono coesistere e essere utilizzati come strumento per uscire dalla dipendenza.

Vediamo nel dettaglio le conseguenze psicologiche del gioco d’azzardo e i diversi approcci psicologici alla cura; in cosa consiste la terapia individuale, di gruppo, familiare e di coppia nell’ottica della cura della ludopatia.

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ragazzo ludopatico affronta seduta psicoterapia

Conseguenze psicologiche del gioco d’azzardo

La ludopatia è una dipendenza che ha degli effetti importanti sulla mente del giocatore d’azzardo; i danni psicologici sono visibili sia durante la fase attiva della dipendenza sia durante il percorso di riabilitazione.

Tra i principali sintomi che possiamo scorgere nel soggetto affetto da ludopatia troviamo un generale senso di irrequietezza e di urgenza nel giocare, insieme a una costante ansia e irritabilità.
Spesso la ludopatia si dimostra collegata allo sviluppo di sintomi depressivi.

Leggi anche: Ludopatia e depressione, sintomi del gioco compulsivo

Chi è affetto da questa dipendenza sviluppa il pensiero persistente del gioco. Questo pensiero costante porta il soggetto a non essere mai concentrato su ciò che accade intorno a lui, con un minor coinvolgimento verso tutto ciò che non riguarda il gioco.

Altro sintomo che emerge è la tendenza alla menzogna, per nascondere ai propri cari la dipendenza, e la compromissione delle relazioni più prossime.

Psicoterapia nella cura della ludopatia: gli approcci

Per un soggetto che affronta la ludopatia è fondamentale affrontare un percorso medico e psicologico che lo aiuti a comprendere le cause scatenanti della propria dipendenza, acquisendo gli strumenti per interrompere il comportamento e affrontare nel futuro possibili ricadute.

All’interno di un percorso di cura esistono differenti approcci alla psicoterapia che possono essere utilizzati per la riabilitazione.

La psicoterapia individuale 

Uno dei primi approcci con il paziente è la terapia individuale, essa serve per instaurare un rapporto di fiducia tra psicoterapeuta e il paziente, essenziale per iniziare il percorso di guarigione.

Uno degli obiettivi delle sedute individuali è quello di comprendere cosa ha spinto il paziente verso il gioco d’azzardo e successivamente, cercare di scardinare il pensiero fisso del gioco per introdurre una nuova struttura di pensiero volta al recupero di una vita sana.

La terapia non si basa solo sulla narrazione della dipendenza, ma anche sul vissuto del paziente, il suo rapporto con l’affettività, la sessualità e i rapporti sociali. Tutto questo per ristabilire il senso di realtà e abbattere le forme di autoinganno instauratesi per giustificare a sé stessi la dipendenza.

La terapia di gruppo

La terapia di gruppo è presenziata dal terapeuta che stimola i partecipanti a parlare degli episodi legati alla loro dipendenza per condividere storie e vissuti similari.

È un modo per far lavorare il paziente sui problemi che hanno scaturito la dipendenza e allo stesso tempo ascoltare chi come lui sta affrontando un percorso di cura.

L’interazione tra i partecipanti è parte della terapia di guarigione perché aiuta a responsabilizzare il paziente nei confronti dell’altro e a recuperare quella socialità che la dipendenza gli aveva sottratto.

Andando avanti con la terapia, il paziente sarà in grado di ascoltare e cercare di aiutare i partecipanti che sono più indietro nel percorso di cura, con il fine di incrementare gli stimoli positivi e ridurre la possibilità di ricaduta del paziente.

La terapia familiare nella ludopatia

La dipendenza logora i rapporti familiari, nella maggior parte dei casi sono le menzogne, la ricerca compulsiva di denaro e i problemi economici da essa derivati a rovinare le relazioni con gli affetti più prossimi.

La terapia familiare si prefigge di recuperare questi rapporti, indispensabili nel percorso di cura. I familiari e il paziente devono prima di tutto accettare il gioco d’azzardo come una malattia che non può essere curata da soli.

Dopodiché, il terapeuta ha il compito di trasformare e ristrutturare il sistema familiare per creare un nuovo assetto che accetti il soggetto ludopatico e lo aiuti nella guarigione dimostrando supporto e amore.

Terapia di coppia

Accanto alla terapia familiare può rendersi necessaria la terapia di coppia per ristabilire il rapporto unico che si ha con il partner.

Questa terapia agisce sulla sfera emotiva e relazionale della coppia, lavorando anche sul disagio che ha portato il soggetto ad avvicinarsi al gioco d’azzardo, che può essere stato prodotto dalla relazione con il partner.

La coppia impara di nuovo a riconoscere i propri bisogni, a ristabilire una forma di confronto sano e i confini all’interno della relazione, mantenendo sempre il supporto reciproco.

A chi rivolgersi per uscire dalla ludopatia

Un soggetto affetto da ludopatia non può uscire dalla propria dipendenza da solo, ma si deve rivolgere ad una struttura specializzata.

In prima istanza è possibile chiamare il numero verde 800 55 88 22, il numero nazionale gratuito per chiedere aiuto in forma anonima e per avere maggiori informazioni sui percorsi di cura che si possono intraprendere.

Il Centro Torinese di Solidarietà è una comunità terapeutica per il trattamento del gioco d’azzardo patologico; la riabilitazione avviene attraverso percorsi terapeutici individuali e di gruppo, con affiancamento in fase di uscita per evitare le ricadute.

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