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Come prevenire e informare i giovani sull’abuso di alcol

Negli ultimi anni si riscontra tra i giovani l’assunzione di alcol sia diventata un’abitudine sempre più frequente e diventa più alta la percentuale di giovani che presentano comportamenti a rischio.
Affrontare questi temi con i più giovani non sempre è semplice. Infatti divieti e punizioni poco hanno effetto sull’effettiva comprensione riguardo i rischi dell’alcol e i comportamenti da adottare.

In questo articolo, vediamo le strategie e le possibili azioni di prevenzione per sensibilizzare i giovani verso il consumo di alcol.

barman prepara drink a giovane ragazzo

Giovani e alcol: alcuni dati

Negli ultimi anni si evidenzia come sempre più giovani e minori abbiano comportamenti classificati come “a rischio” nei confronti del consumo di alcol. Questo è in particolare connesso al fenomeno del Binge Drinking, con il consumo di bevande alcoliche con il preciso scopo di raggiungere lo stato di ebbrezza.

Dall’annuale rapporto sul consumo di alcol dell’Istituto Superiore di Sanità si nota come nel 2022 il Binge Drinking abbia interessato il 5% dei maschi e il 4,2% delle femmine della fascia di età 16-17 anni, e il 18,3% dei maschi e l’11% delle femmine nella fascia di età 18-24.

Altro dato importante da sottolineare, nel totale degli accessi al Pronto Soccorso attribuibili all’alcol nel 2021 il 10% riguarda minorenni.

Da questi dati, è evidente come sia importante aprire un dialogo con i più giovani, in un’età in cui la pressione del gruppo e la paura dell’esclusione possono essere una forte spinta verso il consumo.

Leggi anche “Alcol e giovani: i rischi per gli adolescenti”

Come sensibilizzare i giovani sull’abuso di alcol

Quando si parla di sensibilizzazione nei giovani (sia riguardo ad alcol, droghe e altri comportamenti a rischio) divieti e punizioni non sono le soluzioni più adatte.

Risulta più efficace il dialogo e il confronto, non solo a casa ma anche a scuola, con insegnanti e operatori.

L’Osservatorio Nazionale Alcol infatti nei propri materiali per la prevenzione nei più giovani osserva alcuni fattori determinanti nella percezione delle bevande alcoliche:

  • i giovani sottostimano quanto l’alcol possa essere fonte di problemi e sovrastimano le possibili sensazioni di benessere, piacere e disinibizione derivanti dall’assunzione. Qui anche il fattore sociale riveste un ruolo fondamentale dove, specialmente nella prima età dell’adolescenza, l’avvicinamento all’alcol avviene per paura di esclusione dal gruppo.
  • i giovani vedono come il consumo di alcol sia normalizzato dalla società e dalla famiglia, lo reputano di facile reperibilità anche se non ancora nell’età legale per acquistarlo.

Per affrontare e decostruire queste percezioni, punizioni e divieti possono non essere la strada più efficace, in quanto imposizione, che non comporta una comprensione effettiva nel giovane dei rischi e dei problemi dell’alcol.

A casa, è stato evidenziato come insieme al dialogo e al confronto sia fondamentale il buon esempio dei genitori.

L’Istat infatti riporta come in famiglie con genitori che hanno un consumo a rischio, il 30,5% abbiano a loro volta un consumo di alcolici non moderato.
Questa percentuale nelle famiglie con genitori che non hanno un consumo di alcolici a rischio scende al 16,2%.

Oltre alla famiglia, l’Istituto Superiore di Sanità riporta come anche il contributo della scuola nella prevenzione sia fondamentale, migliorando il livello di informazione sanitaria dei ragazzi, istituendo giornate di sensibilizzazione con medici, educatori sanitari e operatori esperti nel settore delle dipendenze.

Nella sensibilizzazione verso i rischi per la salute, le iniziative che sono state viste come più efficaci sono quelle riguardanti i danni in acuto e sul breve termine.
I rischi dell’alcol reputati più pericolosi dai giovani sono quelli che possono coinvolgerli nell’immediato futuro e meno quelle che potrebbero svilupparsi solo da adulti.

Nel parlare dei rischi dell’alcol e del binge drinking per la salute dei giovani, è quindi più efficace affrontare i possibili deficit sulla memoria e sulle capacità di ragionamento, oltre che ai rischi provenienti da intossicazione da alcol e coma etilico.

Insieme alla sensibilizzazione verso i rischi della salute, secondo Emanuele Scafato (direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol) è fondamentale andare contro l’immagine cool e di successo che moda, pubblicità e social network attribuiscono spesso all’alcol.
Decostruire queste immagini (a scuola o in famiglia) può aiutare i più giovani a sviluppare maggior senso critico, a subire meno l’influenza del fascino dell’alcol e delle situazioni di consumo smodato come nel caso del Binge Drinking.

A chi rivolgersi in caso di abuso di alcol nei giovani

Nel caso in cui un coetaneo, un genitore o un operatore scolastico si accorga che il consumo di alcol sta diventando un comportamento a rischio per il giovane, è fondamentale intervenire.
Inizialmente, il migliore approccio è il dialogo, comprensivo e non accusatorio, finalizzato a far riconoscere il problema, gli effetti che questo ha nella sua vita e per instaurare il desiderio di risolvere questa situazione.

Per ricevere aiuto immediato, in maniera semplice e anonima, L’Istituto Superiore di Sanità ha istituito il numero verde 800 632000, un servizio nazionale di counseling utile per dare informazioni scientifiche e sensibilizzare riguardo i rischi dell’alcol, indicando le strutture pubbliche e le associazioni alle quali è possibile rivolgersi.

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