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Atteggiamenti e personalità di un tossicodipendente

Le persone che affrontano la tossicodipendenza sviluppano spesso tratti del carattere e comportamenti comuni, che diventano veri tratti della personalità funzionali a nascondere alle persone attorno la propria dipendenza e a mantenere, finché possibile, la normalità nella propria vita sociale, familiare e lavorativa.

Conoscere queste caratteristiche di personalità è utile a riconoscere quando un proprio caro potrebbe aver sviluppato un rapporto con le sostanze che sfora nella dipendenza, in modo da poterlo affiancarlo nella ricerca di aiuto e cura.

coppia con marito tossicodipendente litiga

1. Atteggiamenti manipolatori

Per una persona tossicodipendente che non riconosce la propria come malattia, per giunta non ricerca aiuto, sarà molto importante nascondere la dipendenza a familiari e cari.
Per questo motivo, al tentativo di investigare e chiedere spiegazioni su alcuni comportamenti che possono essere sospetti, la persona tossicodipendente cercherà di manipolare la realtà dei fatti o le intenzioni dei propri cari.

Alla ricerca di spiegazioni riguardo comportamenti fuori dall’ordinario saranno recriminati verso l’altra persona come eccesso di ansia e paranoie o mancanza di fiducia, nel tentativo di far sentire in colpa l’altro.

Nelle coppie, quando all’interno della relazione si fanno sempre più presenti le ricerche di spiegazioni e si fa sempre più evidente la presenza di una dipendenza, la persona può attuare una forma di manipolazione nota come gaslighting.

Questa consiste nel portare gli altri a dubitare della propria memoria e percezione, svalutandone in maniera gradualmente sempre più pesante opinioni, pensieri e capacità intellettive e percettive.

2. Menzogne

Mentire è uno dei comportamenti più tipici e frequenti nei tossicodipendenti. Quando si affronta un periodo di dipendenze sono tanti i cambiamenti rispetto alla quotidianità.
Questi destano spesso sospetti e curiosità nelle persone care, che saranno messe a tacere attraverso le bugie più diverse.

I temi maggiormente soggetti alle bugie del tossicodipendente possono riguardare i cambiamenti all’interno della propria routine, con uscite in orari fino ad allora inconsueti, assenze dal luogo di lavoro o dai propri impegni sociali.

Altro tema che subisce grandi variazioni è la gestione economica, soprattutto nella vita familiare o di coppia.

Al presentarsi di interessamento o domande da parte delle persone care, il tossicodipendente svierà tramite delle bugie, motivando cambiamenti nella routine o nella propria gestione economica con le motivazioni più disparate, nel tentativo di nascondere la propria dipendenza.

3. Aggressività

Comportamenti violenti e aggressivi sono molto frequenti nelle persone tossicodipendenti, in particolare quando queste affrontano i sintomi dell’astinenza o sono in balia del craving.

In queste situazioni, l’unico obiettivo della persona tossicodipendente è procurarsi e assumere la sostanza. Questo porta a comportamenti aggressivi o violenti in tutte quelle situazioni che gli impediscono il consumo. Un esempio sono il luogo di lavoro, la presenza dei propri cari o situazioni contingenti che gli impediscono di accedere alla sostanza, come un momento di difficoltà economica.

Tutte queste situazioni portano la persona a comportarsi in maniera impulsiva, spesso con atteggiamenti violenti e aggressivi nei confronti dei propri cari e non solo.

Questo tipo di attivazione non è solamente dovuta a una componente psicologica, ma anche neurale. La situazione di craving infatti comporta una forte alterazione a livello della corteccia cerebrale, con forti deficit nelle funzioni regolatrici dell’umore e della risposta emozionale. In questo modo si innesca un comportamento ossessivo, riducendo i freni inibitori e il giudizio morale pur di accedere alla sostanza.

4. Incapacità di assumersi le proprie responsabilità

Per un tossicodipendente diventa spesso troppo difficile essere onesto con sé stesso e ammettere quali sono le cause della sua tossicodipendenza e le proprie colpe.

Sottovalutando l’impatto che la droga ha nella propria vita, le cause di ciò che gli accade intorno saranno sempre attribuite all’esterno.

Nel caso venga allontanato dal proprio impiego, la colpa ricadrà sul datore di lavoro che lo avrebbe preso di mira in maniera ingiusta. Nel cercare la motivazione del proprio avvicinamento alle droghe, la persona ridurrà il tutto a fattori esterni, come le circostanze sociali, l’ambiente o una famiglia poco supportiva.

Finché una persona non riconosce il proprio rapporto con le droghe come una dipendenza problematica, prendendosi le giuste responsabilità, questa non riuscirà mai a trovare motivazioni per cambiare e per cercare aiuto nei propri cari e all’esterno, rivolgendosi verso un percorso di cura specializzato.

Come aiutare un proprio caro che affronta la tossicodipendenza

Per aiutare un proprio familiare o amico tossicodipendente a fronteggiare e curare la propria dipendenza è importante innanzitutto avere un atteggiamento supportivo, senza accusare o punire, ma finalizzato al sostegno verso il recupero. Una volta aperto il dialogo con amici e familiari, è però fondamentale portare la persona verso la scelta di un aiuto professionale.

In centri come le Comunità Terapeutiche il soggetto potrà confrontarsi con altre persone che condividono la sua situazione e comprendere le ragioni profonde della propria dipendenza, grazie all’aiuto di medici e psicoterapeuti esperti.

Il Centro Torinese di Solidarietà è una comunità specializzata nella cura delle tossicodipendenze. La persona viene supportata da personale medico e da psicoterapeuti specializzati durante tutto il trattamento, dalle prime fasi di astinenza fino al ritorno alla propria vita sociale.

Scopri l’approccio del Centro per il recupero dalla tossicodipendenza

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