Gli adolescenti sono sempre più attratti dal consumo di droga e sempre più gravi sono i sintomi fisici e psichici che la sostanza tossica provoca nel cervello di un giovane.
Analizziamo i dati sul consumo di droga durante l’adolescenza e i campanelli d’allarme che i genitori devono conoscere per prevenire lo sviluppo di una dipendenza.

Adolescenti e consumo di droga: i dati
La Relazione europea sulla droga rileva che, nell’anno 2021, il consumo di droga si è concentrato prevalentemente tra i giovani adulti.
In totale, i giovani tra i 15 e i 34 anni, che hanno fatto uso di droga nel 2021 sono stati 17,4 milioni, nel particolare i maschi sono stati il 21,6% e le femmine il 12,1%.
Tra i giovani è più diffuso il consumo della cannabis con 15,8 milioni di consumatori contro il consumo di cocaina con soli 2,2 milioni, segue il consumo di MDMA con 2,6 milioni e quello di anfetamine con 2,0 milioni di consumatori.
All’interno dell’Unione Europea, si rileva un uso di LSD e funghi allucinogeni molto basso, i giovani che ne hanno fatto uso sono stati meno dell’1%, nella maggior parte dei paesi.
In Italia nell’anno 2019, si sono registrati tra i più alti casi di decesso per l’uso di eroina e di morfina, un dato che rivela un uso massiccio di queste sostanze anche tra i giovani.
Le cause di avvicinamento alla droga per i giovani
Le motivazioni che spingono i giovani ad iniziare a far uso di droga sono numerose e complesse, così come lo è il periodo dell’adolescenza.
Un adolescente è spesso spinto dalle dinamiche di gruppo a far uso di droghe, come la cannabis definita una “sostanza leggera” che può causare, comunque, dipendenza e assuefazione come le altre sostanze tossiche.
A volte si comincia a una festa, o nel corso di una serata con gli amici: l’obiettivo è divertirsi e sperimentare un nuovo piacere, senza sapere che si può sviluppare una vera e propria dipendenza.
La noia, la curiosità, il desiderio di evadere dalla realtà e dai doveri scolastici sono alcune delle motivazioni che spingono il giovane a fare uso di droga; anche il senso di smarrimento e confusione, tipico dell’adolescenza, può essere un campanello di allarme per i genitori.
Anche le situazioni familiari complesse e i contesti domestici difficili nei quali crescere sono le tipiche situazioni che spingono l’adolescente alla ricerca di altro, fino ad arrivare a fare uso di stupefacenti.
I giovani poi non hanno sempre ben chiaro quali sono gli effetti immediati e a lungo termine dell’assunzione di droga: trascurano che anche un consumo moderato e una tantum può velocemente trasformarsi in una dipendenza.
I segnali a cui bisogna prestare attenzione
I genitori, gli insegnanti e le persone più vicine agli adolescenti devono imparare a conoscere i segnali del consumo di droga e dell’inizio della dipendenza per poter intervenire tempestivamente.
I cambiamenti dell’umore, i comportamenti aggressivi, irrequieti, un cambiamento dell’appetito, la sete incontrollabile, gli occhi rossi e le pupille dilatate sono alcuni dei segnali a cui prestare attenzione.
L’insorgenza di stati d’ansia, attacchi di panico e profonda tristezza fino a raggiungere uno stato depressivo, possono essere ulteriori sintomi dovuti all’uso incontrollato di sostanze tossiche.
Bisogna anche monitorare l’ambiente che il giovane frequenta: dalle amicizie a scuola alle relazioni extrascolastiche che possono destare preoccupazione nel genitore.
Adolescenti e droga: quali sono i rischi
Oltre a monitorare le amicizie e i luoghi frequentati, i genitori devono far attenzione anche ai segnali fisici che il corpo del giovane manifesta a causa del consumo di droga.
La droga interferisce sul sistema centrale nervoso e sul cervello, ancora in formazione durante l’adolescenza, questo è causa dell’alterazione delle percezioni, dei pensieri, delle azioni e soprattutto la capacità di memorizzare e ricordare.
Il cervello giunge a completa maturazione dopo i 21 anni di età, perciò le cellule celebrali di un adolescente sono più sensibili e la loro fisiologia può essere deviata dall’uso delle sostanze tossiche.
Le droghe possono modificare le funzioni neuro-psichiche, alterando la memoria, gli schemi cognitivi e logici, fino ad una severa variazione della struttura celebrale, un danno spesso irreversibile.
Un grave calo del rendimento scolastico, unito ai sintomi psichici appena descritti sono gli atteggiamenti a cui il genitore deve rispondere con il consulto di un medico per prevenire danni irreparabili.
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A chi rivolgersi per chiedere aiuto
Il genitore e l’adolescente si devono rivolgere ad un medico esperto nella cura della dipendenza da droga, che indirizzerà il giovane verso un percorso di disintossicazione e di psicoterapia più adatto a lui.
Il Centro Torinese di Solidarietà è una struttura terapeutica specializzata nella cura delle tossicodipendenze.
I giovani che si rivolgono alla comunità saranno inseriti in un percorso di psicoterapia con colloqui individuali, di gruppo e con i familiari, per indagare e risolvere le cause che hanno spinto l’adolescente verso il consumo di droga.
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