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Ludopatia in Italia: dati e riflessioni sulla dipendenza del gioco d’azzardo

I dati del gioco d’azzardo in Italia sono in crescita sia tra la popolazione under 19 che tra gli over 65.

Analizziamo come le due generazioni si approcciano al gioco d’azzardo, il differente modo di giocare di uomini e donne, e quali sono le aree geografiche con maggior presenza di giocatori.

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Ludopatia in Italia: i dati

Gli studi dell’Osservatorio Nazionale e di Nomisma rilevano che, nel 2021, l’accesso al gioco d’azzardo è in forte crescita soprattutto tra i giovani appartenenti alla Generazione Zeta e gli over 65.
Le statistiche riportano che le scommesse sono aumentate del 21%, e che la fascia di età che gioca con maggior frequenza sono gli adulti, circa il 60% dei partecipanti allo studio.

Vediamo, in particolare, l’approccio e le modalità di gioco della Generazione Zeta e degli over 65.

Ludopatia in Italia: le modalità di gioco della Generazione Z

L’Osservatorio del Gioco d’Azzardo ha rilevato che, nel 2021, il 42% dei giovani, compresi tra i 14 e i 19 anni, ha iniziato a praticare il gioco d’azzardo.

Sono dati moderatamente positivi, poiché nel 2018 la percentuale dei giovani si attestava al 48% e nel 2014 era ben il 56%. Gli ultimi dati rilevano che il 5% dei ragazzi è un frequent player, cioè un giocatore che scommette almeno una volta alla settimana, mentre solo l’1% gioca con una frequenza giornaliera.
Le ragioni per cui la Generazione Zeta si avvicina al gioco d’azzardo sono la curiosità e il divertimento, mentre è leggermente più bassa la percentuale di chi scommette per bisogno di denaro e per le vincite facili.

Il 17% dei ragazzi che si avvicina al gioco d’azzardo sono spinti dall’esempio di un genitore o parente che scommette con costanza, mentre il 12% inizia a scommettere perché lo fanno anche i suoi amici.
Tra gli under 19 è più frequente il gioco online, soprattutto per quanto riguarda le scommesse sportive, una pratica alimentata anche dalle limitazioni della pandemia; mentre la spesa media settimanale per le scommesse non supera i 5 euro.

Se volessimo fare un identikit di un giovane giocatore problematico sarebbe rappresentato da un maschio maggiorenne, con basso rendimento scolastico, abitante di una regione del sud e con parenti e amici giocatori.

Leggi anche: “Giovani e gioco d’azzardo: rischi e come intervenire”

Ludopatia in Italia: le modalità di gioco negli over 65

Il gioco d’azzardo è in crescita anche tra gli over 65, definiti come la Silver Age, una fascia di età dove, per 6 giocatori su 10, le scommesse sono delle abitudini consolidate da più di 10 anni.
Nel corso del 2020, inoltre, il 25% degli over 65 è entrato nel mondo delle scommesse, con una frequenza di almeno una giocata al mese.

La Silver Age si avvicina al gioco per curiosità, per divertimento e per distrarsi dai problemi; predilige le scommesse nei luoghi fisici e solo il 3% degli anziani pratica scommesse online. Gli over 65 che scommettono sono principalmente uomini e la maggior parte è residente al sud, nelle isole e nella zona nord ovest del paese. I giochi più praticati sono il gratta e vinci, il lotto e le scommesse sportive.

Il volume di gioco, poi, è piuttosto equilibrato: il 13% spende anche più di 10 euro alla settimana, mentre il 42% non supera i 3 euro per scommessa.
Questo dato però non esclude la presenza di giocatori problematici: anche gli over 65 possono sviluppare una dipendenza da gioco d’azzardo, spinta dal continuo giocare per recuperare i soldi persi o per ripagare i prestiti contratti per scommettere.

Ludopatia in Italia: il gioco secondo il genere

Gli studi riportano una differenza nell’approccio al gioco del genere femminile e del genere maschile, sia nelle modalità di gioco sia per le somme scommesse.
L’importo medio delle scommesse è di 31,6 euro per gli uomini e 22,9 euro per le donne, mentre la fascia di età fra i 25 e i 34 anni, di entrambi i sessi, è quella che spende di più per il gioco d’azzardo.

Come abbiamo già detto, gli uomini scommettono di più rispetto alle donne, rappresentando il 51,1% rispetto al 34,4% del genere femminile.
Questo fenomeno è riscontrabile in ogni fascia di età: i giovani studenti maschi che giocano sono infatti raddoppiati, rispetto alle ragazze.

L’approccio al gioco dei due generi è, però, differente: le donne preferiscono forme di gioco come gratta e vinci, le slot machine, le sale bingo e la lotteria; gli uomini, invece, si dedicano per la gran parte alle scommesse sportive, ai giochi di carte come il blackjack e il poker.

Leggi anche: “Donne e gioco d’azzardo: considerazioni” 

Ludopatia in Italia: le aree geografiche dove si gioca di più

Il totale delle scommesse è sempre più alto, con un volume complessivo di gioco che, nel 2020, ammonta a 88,38 miliardi di euro, con vincite per 75,36 miliardi di euro e perdite di 13,02 miliardi.

Le regioni italiane dove si è speso maggiormente per il gioco d’azzardo sono:

  1. la Lombardia: dove si registra un ammontare di 7.204 miliardi di euro,
  2. la Campania: con un ammontare di 4,349 miliardi di euro,
  3. il Lazio: con un ammontare di 3,902 miliardi di euro,
  4. l’Emilia Romagna: con un ammontare di 3,058 miliardi di euro.

Questi dati si riferiscono alle scommesse effettuate nella rete fisica, ovvero presso i rivenditori autorizzati, i tabacchi e le sale gioco.

L’ammontare in euro dei giochi più praticati dagli scommettitori, invece, è così diviso:

  • i giochi di carte e abilità registrano 37,5 miliardi di euro,
  • le new slot e video lotterie registrano 18,97 miliardi di euro,
  • le scommesse sportive e ippiche registrano 11,34 miliardi di euro,
  • la lotteria e i gratta e vinci registrano 8,17 miliardi di euro,
  • i giochi numerici registrano 1,26 miliardi di euro,
  • il Bingo registra 0,92 miliardi di euro.

Ci sono, poi, le scommesse che riguardano la rete virtuale, cioè i giochi online e betting exchange che registrano un volume di gioco pari a 3,81 miliardi di euro. La pandemia, inoltre, ha fatto registrare un forte aumento delle scommesse online, rispetto alla rete fisica.

A chi rivolgersi per uscire dalla dipendenza: il Centro Torinese di Solidarietà

Il Centro Torinese di Solidarietà è una comunità terapeutica per il trattamento del gioco d’azzardo patologico.

La comunità offre il sostegno di medici specializzati che inseriranno il paziente in percorsi terapeutici individuali e di gruppo, al fine di evitare ricadute e per reinserire l’individuo nella società.

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