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La dipendenza da psicofarmaci: caratteristiche e come uscirne

La dipendenza da psicofarmaci è caratterizzata dall’assunzione di suddetti farmaci in modalità e tempistiche che fuoriescono dalla prescrizione medica. Assumere psicofarmaci per un tempo che va oltre la normale terapia o aumentare le dosi per amplificare l’effetto, questi sono i due meccanismi che fanno sì che una normale e sicura prescrizione medica si trasformi in dipendenza.

Vediamo quali sono gli psicofarmaci che inducono maggiormente la dipendenza, la differenza tra assuefazione, tolleranza e craving e a chi rivolgersi per intraprendere un percorso di disintossicazione.

blister di psicofarmaci

Tipologie di psicofarmaci

Gli psicofarmaci che possono indurre la dipendenza quando assunti in dose maggiore o per un tempo prolungato rispetto alla prescrizione medica sono principalmente:

  • Ansiolitici;
  • Stimolanti;

Gli ansiolitici e i sedativi hanno il principale effetto di attenuare o interrompere gli stati d’ansia patologici inducendo rilassamento e sonnolenza.
Le benzodiazepine sono tra le più diffuse, prescritte per il loro potente effetto sedativo.
Anche i barbiturici appartengono a questa categoria, principalmente utilizzati per trattare gli stati di insonnia.

Infine, ci sono gli stimolanti, che vengono prescritti in larga parte per il trattamento in caso di ADHD e narcolessia. Questi farmaci sono sviluppati per stimolare le funzioni cognitive, psicologiche e comportamentali.

Dipendenza da psicofarmaci: le caratteristiche

La dipendenza da psicofarmaci nasce quando il paziente modifica la normale assunzione prescritta assumendoli in dosi maggiori o per un tempo più lungo di quello stabilito dal piano terapeutico.

Le cause scatenanti della dipendenza possono essere varie, ma in genere il soggetto cerca di amplificare gli effetti o contrastare l’assuefazione, inducendo il senso di euforia e di rilassamento, innalzare il tono dell’umore o attivare uno stato di vigilanza e focus.

Per riconoscere tempestivamente i segni di una dipendenza da psicofarmaci bisogna conoscere i vari stati dell’abuso di psicofarmaci.

Le caratteristiche della dipendenza da psicofarmaci sono:

  1. Tolleranza
  2. Assuefazione;
  3. Craving;
  4. Astinenza;

Tolleranza

La tolleranza si sviluppa quando l’organismo si abitua all’assunzione di una sostanza (quando protratta nel tempo) causando una presenza di effetti sempre minori a parità di dosi assunte.
La continua esposizione al farmaco crea nell’organismo un processo di adattamento ai principi attivi e una diminuzione dei recettori che dovrebbero innescare l’effetto terapeutico.

Assuefazione

L’assuefazione insorge quando l’organismo, abituato a sperimentare gli effetti della sostanza, inizia a non poterne più fare a meno. L’abitudine in questo caso va a generare una costante ricerca dello stato di alterazione, con un’assunzione continua del farmaco all’origine
L’assuefazione, unita allo sviluppo della tolleranza, porterà la persona a ricercare assunzioni sempre più ravvicinate nel tempo e a dosi sempre maggiori.

Craving

Il craving è l’impulso incontrollato di assumere la sostanza, con un pensiero intrusivo che sovrasta ogni altro, andando a generare un malessere psico-fisico che aumenta fino a quando non viene soddisfatto il desiderio di assunzione.
È un comportamento che può manifestarsi in ogni momento, specialmente quando il soggetto si trova nei luoghi dove è solito assumere la sostanza, ed è una sensazione così potente da offuscare il ragionamento e la capacità di scegliere di non assumere il farmaco.

Astinenza

L’astinenza si manifesta quando il soggetto decide di interrompere improvvisamente l’assunzione dei farmaci causando uno scompenso all’organismo ormai assuefatto.
I sintomi dell’astinenza sono contrari a quelli dati dal farmaco: si possono manifestare tra i più comuni degli stati di depressione o ansia, sbalzi di umore, nausea, dolori articolari e insonnia.

Come chiedere aiuto per la disintossicazione

Per intraprendere un percorso di disintossicazione dall’abuso di psicofarmaci ci si può rivolgere a strutture e centri specializzati nella cura delle dipendenze.

Il percorso riabilitativo è personalizzato sulle esigenze del singolo paziente e prevede una graduale riduzione nell’assunzione degli psicofarmaci, supporto farmacologico nella fase di astinenza e aiuto psicologico.
La terapia psicologica è un step fondamentale per la riabilitazione, in modo da indagare le cause scatenanti della dipendenza, per imparare a riconoscere le situazioni a rischio e controllare gli attacchi di craving.

Il Centro Torinese di Solidarietà offre un percorso di disintossicazione e riabilitazione per i pazienti che abusano di psicofarmaci che comprende un trattamento psicoterapeutico, individuale e di gruppo, per un graduale reinserimento del soggetto nella società.

Scopri di più sul percorso di recupero per le persone che soffrono di dipendenza da psicofarmaci

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