Per le persone che affrontano la ludopatia, l’astinenza dal gioco d’azzardo si verifica quando una persona smette repentinamente di giocare. Durante questo periodo si possono manifestare caratteristiche e sintomi che sono tipici dell’astinenza.
Vediamo quali sono i sintomi psichici e fisici dell’astinenza da gioco d’azzardo, dai disturbi del sonno ad un forte senso di vuoto, passando per il craving.
Astinenza da gioco d’azzardo: i sintomi fisici
Quando una persona dipendente dal gioco d’azzardo decide di smettere improvvisamente va incontro a delle crisi di astinenza che si dimostrano in primo luogo con conseguenze a livello fisico.
Tra i principali sintomi fisici che si possono riscontrare in fase di astinenza ci sono i problemi del sonno: il soggetto manifesta fatica nel prendere sonno, soffre di insonnia o più in generale ha un sonno disturbato e con risvegli frequenti.
Nella crisi d’astinenza da gioco d’azzardo si può provare anche un forte senso di affaticamento e mancanza di energia. La fase di astinenza prevede un grande sforzo mentale per resistere alla tentazione del gioco e questo si traduce in minor energia e maggiore stanchezza.
L’astinenza sottopone il fisico a un grande stress, correlato a tensioni muscolari, dolori alle ossa e alle giunture e malessere fisico generale.
I sintomi psicosomatici come l’ansia e l’irrequietezza si manifestano con mal di testa e aumento della frequenza cardiaca, accompagnata da tremori e sudori freddi.
Inoltre, chi soffre di una crisi di astinenza può iniziare a far uso di sostanze tossiche o stupefacenti, come alcol e droga, credendo erroneamente di alleviare i sintomi.
Astinenza da gioco d’azzardo: i sintomi psichici
L’astinenza dal gioco d’azzardo è accompagnata da numerosi sintomi psichici e malessere mentale che alterano ulteriormente il comportamento di chi è affetto da questa dipendenza.
La salute mentale è messa a dura prova nel periodo di astinenza: la persona entra in uno stato di agitazione e irritabilità, nervosismo costante e incapacità nel gestire le emozioni, in particolare quelle negative.
Gli sbalzi di umore possono essere invalidanti: i medici hanno constatato una forte discontinuità nell’umore dei pazienti, insieme a un atteggiamento distaccato e distratto.
Questi sintomi si accompagnano a difficoltà di concentrazione e difficoltà ad eseguire piccole azioni e attività quotidiane, perché il pensiero del gioco prende il sopravvento.
Chi sta attraversando il periodo di astinenza dal gioco fa fatica a provare emozioni positive e soddisfacenti, non prova più piacere nelle attività che prima lo interessavano e manifesta uno stato di profonda tristezza.
L’irrequietezza, in alcuni casi, può sfociare anche in comportamenti aggressivi e violenti. In altri casi, invece, la persona prova un forte senso di vuoto: il gioco è diventato la sua attività principale e l’interruzione porta un vuoto emozionale e molto tempo libero che la persona non sa come occupare se non con il pensiero fisso di tornare a scommettere.
Astinenza da gioco d’azzardo: il craving
Il craving è il desiderio costante e maniacale di tornare a giocare, diventa un pensiero fisso e non può trovare soluzione se non con il suo compimento.
È uno dei sintomi più gravi della fase di astinenza e si manifesta sia con sintomi fisici che con sintomi psichici, come:
- intensa e irresistibile voglia di giocare;
- pensieri intrusivi e ossessivi sul gioco d’azzardo, molto difficili da ignorare;
- senso di insoddisfazione e frustrazione;
- comportamenti impulsivi con compimento di azioni rischiose.
Oltre a questi sintomi si uniscono quelli già descritti come una forte difficoltà di concentrazione, il gioco come unica fonte di piacere e soddisfazione e la mente completamente assorta nel pensiero di dover giocare.
Come uscire dal gioco d’azzardo: a chi rivolgersi
Per uscire dalla dipendenza del gioco d’azzardo bisogna prima di tutto riconoscere di avere un problema e chiedere aiuto ai propri familiari e ai medici di famiglia, che indirizzeranno la persona verso le strutture più adeguate.
I medici specializzati nella cura della dipendenza da gioco d’azzardo offrono aiuto psicologico per indagare e capire quali sono le cause che hanno innescato la dipendenza e cercare di risolverle.
Una delle terapie più utilizzate per trattare la ludopatia è la psicoterapia cognitivo comportamentale, che ha lo scopo di insegnare al paziente a fronteggiare il desiderio di giocare e gli eventi stressanti che possono minare il percorso di disintossicazione.
Leggi anche: Come curare la ludopatia e a chi rivolgersi
A chi rivolgersi per uscire dalla dipendenza: il Centro Torinese di Solidarietà
Il Centro Torinese di Solidarietà è una comunità terapeutica per il trattamento del gioco d’azzardo patologico.
La comunità offre il sostegno di medici specializzati per il recupero dalla ludopatia, con un percorso basato sulla psicoterapia mirata ad interrompere i meccanismi disfunzionali che hanno condotto alla dipendenza.
Si effettuano incontri di gruppo, terapia individuale e familiare per reinserire il paziente all’interno della società e ristabilire le sue relazioni.
Scopri il programma del Centro CTS per la riabilitazione dalla ludopatia.